…e, anche se poco poco in ritardo (;-P) auguri a tutti i papà!
Il loro nome Sfingi viene dall’arabo سِفَنج (sifanj) che significa spugna, da qui si capisce benissimo come sono fatte.
Era una sfingi bellissima, grande, spugnosa, ripiena dentro e fuori di crema di ricotta…che goduria infinita!!!
Insomma, è da quando ho assaggiato quest’ultima che amo spassionatamente anche quest’altro dolce siciliano e mi ero ripromessa di provarle a fare quanto prima, poi passa oggi e passa domani, ho rimandato.
Ieri, però, 19 marzo, festa del papà, come potevo non farle? E così, all’opera!
La ricetta base l’ho presa da Paoletta, ma è la stessa che c’è in giro sul web, quella almeno utilizzata da chi questa tradizione la vive in pieno…io ho apportato solo alcuni piccolissime modifiche per rendere più semplice e chiara la ricetta 😉
Questa è la ricetta che si usa nelle famiglie palermitane…essì, la sfingi è il dolce tipico della festa di San Giuseppe, quindi tra chi le compra e chi le fa, alla fine penso nessuno se le faccia mancare sulla propria tavola…e fanno proprio bene! 😀
Le Sfingi di San Giuseppe
Ingredienti:
- 250 gr di farina 00
- 250 ml di acqua
- 50 gr di strutto
- 5 uova piccole
- 1/2 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaini di zucchero
- Buccia di mezza arancia
Da riempire con:
Decorazione:
Preparare una pate à choux mettendo in una pentola l’acqua con la buccia d’arancia intera (non grattugiata), il sale, lo zucchero e lo strutto.
Al primo bollore, togliere dal gas e versare la farina tutta insieme. Mescolare energicamente fino a formare un roux che si stacca dalle pareti.
Una volta ottenuta una palla compatta, lavorare l’impasto fino a farlo raffreddare (anche con il frullino – gancio a spirale – va bene).
Aggiungere le uova uno alla volta fino ad ottenere un composto consistente ma morbido, liscio e lucido.
In una pentola fondere abbondante strutto e portarlo alla giusta temperatura.
Prendere l’impasto con un cucchiaio, dargli la foma di una quenelle e friggere, girandolo spesso fino a che non assume un colore dorato. A quel punto iniziare a batterlo con un cucchiaio o una forchetta, messi perpendicolari rispetto all’impasto.
Quest’operazione serve a procurare una fenditura nella sfingi da cui uscirà l’impasto interno, che si gonfierà e cuocerà a sua volta, dando l’effetto spugna tipico di questi dolci
Cotti risultano leggerissimi e vuoti dentro, spugnosi, appunto.
Lasciare raffreddare, cospargere di zucchero a velo e ricoprire abbondantemente di crema di ricotta…se proprio volete esagerare (ve lo consiglio :-D) tagliatele a metà e riempitele di crema. Infine, rifinite la decorazione con una striscetta di arancia candita.
Nota importante: OLIO o STRUTTO?
Sono sicuramente meglio se fritte nello strutto, non si sente la frittura e si mantengono belle morbide, inoltre, la cottura viene fatta alla temperatura giusta, dato che lo strutto raggiunge il suo punto di fumo più lentamente.
Se friggete in olio di semi, è meglio provvedervi di due padelle, in una mantenete un olio più tiepido e nell’altro una temperatura più alta, in modo da effettuare la prima cottura nell’olio tiepido e la seconda, quando andrete a battere l’impasto, in olio più caldo.
Crema di ricotta
Ingredienti:
- 1 kg di ricotta di pecora (il gusto tipico, glielo dà proprio questa ricotta, quindi, mi raccomando è essenziale)
- 350 gr di zucchero
- 60 gr di gocce di cioccolato
Lasciamo scolare la ricotta per almeno 12 ore, in modo che perda tutto il suo siero. Una volta asciutta, schiacciamola con i rebbi di una forchetta, uniamo lo zucchero e lasciamo a macerare in frigo per 3 – 4 ore.
A questo punto la ricotta va raffinata, passandola al passaverdure (operazione velocissima, che vi permetterà di avere una crema perfetta). Uniamo le gocce di cioccolato ed utilizziamo.
Riguardo il cioccolato, una raccomandazione: usate proprio gocce di cioccolato!
La particolarità del ripieno dei dolci siciliani è il colore della ricotta che deve essere di un bianco candido, quindi solo gocce 😉
Scorzette di arance candite
(metodo veloce letto qui)
Ingredienti:
- 5 arance grandissime (circa 1,8 kg)
- 450 g di zucchero + quello per rotolarci le scorzette
- 750 g acqua
Servono arance grosse e con la scorza spessa. Si tagliano in modo che parte della polpa rimanga attaccata alla scorza, in pratica, l’arancia deve rimanere a forma di cubo.
Si tagliano le scorze a strisce e si mettono in una pentola, coperte di acqua fredda e si portano a bollore sul fuoco.
Dopo 5/7′ di bollitura si scolano, si butta l’acqua, si coprono nuovamente con acqua fredda e si riportano a bollore.
Si ripete questa bollitura per altre due volte. Questo serve a far perdere l’amaro alla buccia. Si scolano.
Fare sciogliere lo zucchero nell’acqua sul gas e disporre le scorzette nella pentola in un solo strato. Lasciare assorbire tutto il liquido zuccherino alle arance (ci vorrà una mezz’oretta circa).
Quest’operazione va fatta conu n gas al minimo, le arance non devono diventare scure, devono rimanere perfettamente arancioni.
Disporre le scorzette su una gratella e lasciar scolare del liquido in eccesso anche per tutta la giornata.
Una volta pronte, riporle in un barattolo e conservare.

Naturalmente ieri a casa nostra c'erano…ma comprate! Tu sei un genio, sei bravissima e quasi quasi mi hai convinta… l'anno prossimo ci provo…<br />P.s. Lo zucchero però mi sembra pochino nella ricotta… io ne metto la metà rispetto alla ricotta, mia madre addirittura i due terzi…<br />Ribaci
ciaooo Stefy! :-D<br />io non vedo l'ora di tornare lì per trovarmele di nuovo tra le mani ;-P <br />Per lo zucchero, hai ragione, anche le sfingi che ho provato io erano molto più zuccherine, infatti credo che ci fosse almeno la metà dello zucchero, come dici tu!<br />Il fatto è che poi sono troppo dolci, quindi fino a che ne mangi una, va bene, ma se ne mangi tante è un problema (e con
DAvvero una goduria con la cream di ricotta!<br />che bella sta ricetta tipica, non la conoscevo!<br />grazie!<br />buon weekend<br />Terry
Bene, trovi una persona che non conosceva le sfingi palermitane, prima del tuo post, e me ne rammarico tanto, perchè a vederle saranno di un buono.. E poi io la crema di ricotta l'adoro!!<br /><br />Paola
Agostina favolosissime….Per friggerle io preferisco l'olio, ho provato una volta con lo strutto e non ti dico il fumo e l'odore forte in tutta la cucina…..!Ti son venute una meraviglia. Mi ero ripromessa di riprovare a farle, ma non ho avuto ancora modo. Le tue sembrano uscite dal bancone di una pasicceria palermitana. Bravissima. Un bacione.
woooooooooooooow!!!!!<br />vien voglia di dargli un bel morso!!<br />bellissime anche le foto e… la forchetta! 🙂
wow sono deliziose un po come le nostre zeppole che poi vanno benissimo tutto l'anno!!mi segno anche la tua di ricetta!!bacioni imma
mamma mia sono magnifiche così ripiene….mi piace tantissimo anche la forchetta…. ciao Ely
agostina ma che belle foto!!! questa prelibatezza, così in primo piano, sembra quasi di sentirne l'aroma…vien voglia di leccare lo schermo…
Eccoli!! Ho visto sul Flickr e ero curiosa per la ricetta! Mooolto belli e buoni!!!<br />Un bacione!
davvero buoni….il sapore deve essere fantastico…da provare, un bacione
Mamma che goduria….una squsitezza vera e propria.<br /><br /><br />buon fine settimana
Che delizia, non conoscevo questo splendido dolce!
Li hai presentati cosi perfettamente che fanno venire la voglia di mettersi in macchina e scendere a Pa, se ti fa piacere ti giro un premio, lo trovi nel mio post è "Dolcezza di primavera" ciao e buonn week end.
Che golosità! MI passi un paio di scorzette candite?..<br />Baci
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terry: Sìsì, è bellina sì! viva la Sicilia! :-D<br /><br />Paola: Ciao Paola! 😀 A dire il vero, mi sono accorta che un mucchio di gente non le conosce…incredibile O_o<br />Devi provarle, meglio se sono proprio quelle originali, ma in mancanza d'altro te le puoi fare!!! Credimi che ne vale proprio la pena ;-P<br /><br />Alessandra: Ma dai…per me è l'opposto invece :-O<br />Mi sono
Ely: Grazieee Elyyy!!! :-D<br /><br />Cristina: :-DDDD Grazie Cri! :-*<br /><br />Oxana: Provale a fare Oxana 😉 chissà se ti piaceranno…Spero di sì! :-*<br /><br />Luciana: sìsì…sono davvero deliziosi! ;-9<br /><br />Alice4161: Già, come tutti i favolosi dolci siciliani…una delle migliori Pasticcerie del Mondo sicuramente!<br /><br />NIGHTFAIRY: Fatinaaaa le devi assolutamente provare!!!
Ciao Ago,<br />ma bellissimi questi sfinci, e immagino che bontà, con le scorzette di arancia candita home made poi. Non ho mai provato la pasta choux fritta, ma al prossimo giro proverò!<br />Sono d'accordo per la frittura nello strutto, l'ho rivalutato ultimamente e man mano lo sto introducendo nelle ricette :-)<br />Baci anche a te e buona domenica!!
Your photography is superb that first picture is so yummy looking and that fork is exquisite like the food. The recipe looks very simple and you have done a wonderful job on this recipe and for your Dad's Birthday. Well done. Cheers from Audax in Sydney Australia.
Sono strepitosi bravissima!!Io non li ho mai assaggiati ma li sto mangiando con gli occhi!
Bontà Divina..però un piccolo appunto…la forchetta d'argento…nooooooo,si addenta prendendola con le mani..goduria allo stato puro…Cmq. bel post brava
Confesso di non conoscerle ma dopo averle viste da te non posso proprio esimermi dal provarle! Una goduria per gli occhi, figuriamoci per il palato! I dolci palermitani sono sempre strepitosi e tu sei davvero bravissima! Complimenti. Deborah
pappareale: Vero sai Anto, le scorzette d'arancia home made sono tutte diverse dalle altre ed hanno dato anche un ottimo giìusto alle sfingette :-D<br />Per lo strutto, sì, io credo sia molto molto meglio! ;-*<br /> <br />Audax: Oh wow! Thank you so much dear Audax, I'm happy to see you on my blog! :-D<br />Yeah, the recipe is so simple, but the taste…Oh my God…I'm sure that You&#
p.s. Da oggi è partito il mio nuovo contest di primavera,"cheesecake dal dolce al salato" ed avrei piacere che partecipassi, passa sul mio blog per tutte le informazioni,mi raccomando nn mancare!!!!
visto visto Imma, spero di riuscire a partecipare, mi piace molto come tema! 😀
grandiose!!!!!!!!!!<br />bravissima Ago!!!!!<br /><br />anche io le ho mangiate a Palermo e sono rimasto folgorato dalla loro bontà!!!!<br />se trovo la ricotta di pecora (qui è praticamente impossibile..sigh) provo le tue!!!!<br /><br />ciaoooooooooooo
Ehhh zietto…so cosa significa quella folgorazione! *_*<br />rovale anche senza ricotta di pecora, sono buone davvero! certo, non sono la stessa cosa :-)<br />bacissimiiiii :-***
Le conosco ma virtualmente, nel senso che ne ho sentito parlare, le ho viste ma non le ho mai mangiate, uff!
quelle magnifique réalisation, ça doit être extrêmement délicieux<br />bravo et bonne journée
Non conoscevo questi dolcetti siciliani: belli e direi anche molto buoni… Mi serve l'occasione giusta, ma la ricetta me la segno. Grazie!<br />A presto<br /><br />Sabrine
Ago!!! Ma insomma!!! Puoi sempre deliziarci con queste visioni???? ;D Complimentissimi e ti voto al blog dell'anno, visto che sei stata la mia prima sostenitrice e sei sempre bravissima in tutto ;D. Baci
I have never heard of these sfinci di S. Giuseppe. I do the choux pastry baked then filled with crema pasticceria. But fried – oh yum!
Tania: No? Devi assolutamente assaggiarle, son o troppo buone! :-D<br /> <br />Fimère: Merci beaucoup Fimère! 😀 Bonne journèe aussi a toi! :-*<br /> <br />sabrine d'aubergine: Sì Sabrine, sono deliziosi e grandissimi…a Palermo ci vogliono due mani insieme per poterli mangiare, ma vuoi mettere la soddisfazione? :-D<br />Io le ho fatte più piccoline. Provale, ne vale proprio la pena! ;-*<br
Excellent recipe for ricotta. Thanks for sharing it.
Adoro!!!!<br />http://theradicalkitsch.blogspot.it
Come ogni anno, ho fatto anch'io la ricetta delle Sfince oggi, ma l'anno prossimo voglio provare la tua, penso che sia bello poter sperimentare ricette sempre nuove. Mi sono iscritta tra i tuoi followers anche qui nel blog oltre che su Facebook, spero che farai altrettanto, mi piacerebbe che ci tenessimo in contatto . Ti aspetto. Ciao.